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m 8 STORIA molto p ù comportabile che non aveva fìtto per ]o passato; e parte eziandio con intendimento dii rompere e mansuefare la ferocia degli uomini * ammaestrargli a piegare il collo e cedere alla necessita , ridurgli a potersi più facilmente appagare della propria sorte, e rintuzzare negl; animi affievoliti non meno dalle imermità del corpo che dai travagli propri, il vigore e la veemenza del desiderio. Oltre di questo, conosceva dovere avvenire che gli uonni oppressi da1 morbi e dalla calam tà, fossero meno pronti che per lo addietro a volgere le mani conira se stessi, perocché sa- rebbono incodarditi e prostrati di cuore, come interviene per 1’ uso dei patimenti. I quali sogliono anche, lasciando luogo alle speranze mi-^ori,. allacciare gli animi alla vita: imperciocché gl’infelici hanno ferma opinione che eglino sarebbero £elicisì?mi quando si riavessero dei propri mal'; la qual cosa, come è la natura dell’ uomo, non mancano mai di sperare che debba loro succeder© in alcun modo. Appresso creò le tempeste dei venti e dei nemb , si armò del tuono e del fulmine, 6 ede a Nettuno il tridente, spinse le comete in giro e ordinò le eccliⅈ colle quali coso e con altri segni ed effetti terrib’Ii, ins litui di spaventare i mortai di tempo in tempo: sapendo che il timore e i presenti pericoli ri conci liereb- bero alla vita, almeno per breve ora, non tanto gl’infelici, ma quelli eziandio che l’avessero in maggiore abbominio, e che fossero più di*spo3ti a fuggirla. \