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Tale a ogni altro, rispetto; parte perchè gli uomini non sono venati a questo grado di cogni- «ioni per opera sua; e parte perché già nel sapere gli sono uguali, presto lo sormonteranno, © forse gli sono superiori anche di presente, per essersi potute colla, lunghezza del tempo dimostrare e dichiarare meglio le verità immaginate da lui, ridurre le sue congetture a certezza, dare ordine e forma migliore a*suoi trovati, e quasi maturarli. Se non che forse qualcuno degli studiosi, riandando le memorio dfii tempi addietro, considerate le opinioni di quel grande, e messe a 4 riscontro con quélle de’ suoi posteri, si avvede come e quanto egli precorresse il genere umano, e gli porge alcune lodi, che levano peco romore, e vanno presto in dimenticanza. - Se bene il progresso del sapere umano, come il cadere dei gravi; acquista di momento in momento, maggiore celerità; nondimeno egli è molto difficile ad avvenire che una medesima generazione d’uomini nauti sentenza, o- conosca gli errori propri, in guisa, che ella creda oggi il contrario di quel che credette in altro tempo. Bensì prepara tali mezzi alla susseguente, che questa poi qpnosce e crede in molte cose il contrario di quella. Ma come niuno sente il '.perpetuo molo che ci trasporta in giro insieme colla terra, così l’universale degli uomini non si avvede del continuo proceder che fanno le sue conoscenze, nò dell’ assiduo variare de’ suoi giudizi. E • inai non muta opinione in maniera, che egli si creda di