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J^O II* PARINI studi, continuati per buona parte del giorno; in quanto che nell’una e negli altri, essi hanno sempre dinanzi agli occhi uno scopo collocato nel futuro, e una speranza^ di progresso o di giovamento, qualunque egli si sia; e cbe nello stesso legger che fanno alcune volte quasi per ozio é trastullo, non lascialo di proporsi, oltre al diletto presente** qualche altra -utilità, più o manco determinata. Dove che gli altri, non mirando nella lettura ad alcun fine che non si contenga, per dir così, nei termini di essa lettura; fin sulle prime carte dei iibri più dilettevoli e più soavi, dopo un vano piacere, si trovano sazi : sicché sogliono andare tiauseosaraente errando di libro in libro , e in fine si maravigliano i più di loro, come altri possa ricevere dalla lunga lezione un lungo diletto. In tal modo, anche da ciò puoi conoscere che qualunque arte, industria e fatica di chi scrive, è perduta quasi del tutto in quanto a queste tali persone: del numero delle quali, genialmente si è la più parte dei lettori. Ed anche gli studiosi, mutate colf andar degli anni, come spesso avviene , la materia e la qualità dei loro studi, appena sopportano la lettura di libri dai quali in altro tempo furono o sarebbero potuti essere dilettati oltre modo; e se. bene hanno ancora la intelligenza e perizia necessaria a conoscerne il pregio , pure non* vi sentono altro che tedio; perchè non si aspettano da loro alcuna utilità.