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altre persone. E chi non sa quasi tutti 1 piaceri vengono più dalla nostra immaginativa,, che dalle proprie qualità delle cose piacevoli?

  • Le quali avvertenze quadrando ottimamente agli

scritti non meno die alle altre cose, dico che se oggi uscisse alla luce un poema uguale o superiore di pregio intrinseco alla Iliade; letto anche attentisi «imamente da qualunque più perfetto giudice di opse poetiche, gli riuscirebbe assai men grato e men dilettevole di quella; e per tanto gli resterebbe in molto minore estimazione: perchè le virtù proprie del poema nuovo, non sarebbero aiutate <|alla fama di ventisette secoli, nè da mille memorie e mille rispetti, come sono le virtù della Iliade. Similmente dico, che chiunque leggesse accuratamente o la Gerusalemme o il Furioso, ignorando in tutto o in parte la loro celebrità; proverebbe nell^, lettura molto minor diletto , che gli altri non fanno. Laonde in fine, parlando generalmente, i primi lettori di ciascuna opera egregia, e i contemporanei di chi la scrisse, posto che ella ottenga poi fama nella posterità, sono quelli che in leggerla godono manco di tutti gli altri : il che risulta in grandissimo pregiudizio degli scrittori* • ■ •CAPITOLO SESTO Queste sono in parte le difficoltà che ti contenderanno r acquisto della gloria appresso agli studiosi ? ed agli stessi eccellenti nell’arte dello seri-