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O VERO DELLA GLORIA. eccellenti. Dai quale non è facile che egli si rimuova poi per altre letture degli slessi libri, fatte in migliori tempi : perchè ver-sirr lmente il tedio provato nella prima, lo sconforterà dalle altre;’© in ogni modo, ehi don sa quel che importino lo prime impressioni, e 1* essere preoccupato da un giudizio, quantunque falso? Per lo contrario, trovansi gi animi alcune volte, per una o altra cagione, in istato di mob lità, senso, vigore e caldezza tale, o taf mente aperti e preparati, che seguono ortn menomo impulso della lettura, sentono vivamente ogni leggero tocco, e colla occasione di ciò che leg/ono, creano u se mdle mori e mille immaginazioni, errando talora in un delirio dólcissimo, e quasi rapiti fuori di se^ Da questo fac Unente avviene, che guardando ai diletti avuti nella lettura, e confondendo gli effetti

  • della virtù e della disposi >ne propria con quelli

che si appartengono veramente al libro ; restino presi di grande amore ed ammirazione verso quello, o ne facciano un concetto molto maggioro del giusto, anche preponendolo ad altri libri più •degni, ma letti in congiuntura meno propizia. Vedi dunque a quanta incertezza è sottoposta la verità e la rettitudine dei giudizi, anche delle persone idonee, circa gli scritt: e gl’ ingf- *ni altrui x tolta pure di mezzo qualunque malignità o favore. La quale ncertezza è tale, che 1’ uomo discorda grandemente da se medesimo nella est (nazione di c ere di valore uguale, ed anche di un’opera stessa in diverse età della vita, in diversi casi, e fino in diverse ore di un giorno. 6* l3b- T E P < K'