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piacere propi [amente non si trova. Sicché la (vita umana, per modo di dire, Scomposta e tessuta, parte di dolore, parte di noia; dall’una delle quali passioni non ha riposo se non cadendo nell’altra. E questo non è tuo desino pari colare, ma comune di tutti gli uomini. tas. Che rim ed o potrebbe giovare contro la noia ? » gen. Il sonno, l’oppio, e il dolore. E questo è il più potente di tutti: perché l’uomo mentre patisce, non si annoia per ni una maniera. tas. In cambio ir questa medicina, io mi contento di annoiarmi tutta la vita. lìla pure la varietà delle azioni , delle occupazioni e dei sentimenti, benché non ci libera dalla noia, perché non ci reca diletto vero, couìuttociò la solleva ed alleggerisce. Laddove in questa pr gionia, separato dal commercio umano, toltomi eziandio lo scrivere, ridotto a notare per passatempo i tocchi dell’ oriuolo, annoverare i correnti, le fessure e i tarli del palco, considerare il mattonato del pavimento, trastullarmi colle farfalle e^coi mosche- rH/ii che vanno attorno alla stanza, condurre quasi tutte le ore a un modo; io non ho cosa che mi scemi in alcuna parte il carico della noia. gen. Dimmi: quanto tempo ha chè tu sei ridotto a questa forma di vita? tas. Poche settimane, come tu sai. gen. Non conosci tu dal primo giorno al presente, alcuna diversità nel fastidio che ella ti reca ? tas. G erto che io lo provava maggiore a pria-