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DT TORQUATO TASSO eC. IOT gen. Già vi sei ridotto e determinato, poiché tu vivi e che tu consent- di vivere. Che cosa è

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il piacere tas. Non ne ho tanta pratica da poterle cono-* scere che cosa . sia. gen. Nessuno Io conosca per pratica, ma solo per Ispeculazione: perché il piacere è un subbietto* speculativo, e non reale; un desìdei io, non un fatto; tin senliiiiento. che Fuomo concepire cal pensiero, © non prova; o per dir meglio, un concetto, e non un sentimento. Non vi accorgete voi che nel tempo stesso di qualunque vostro diletto, ancorché desiderato infinitamente, e procacciata con fatiche e molestie indicibili; non potendovi contentare il goder che fate in d iscuuo di- quei momenti, stato sempre aspettando un goder maggiore e più vero, nel quale consista in somma quel tal p-acere ; e andate quasi * [portandovi di continuo agl’ istanti aiuri di quel medes mo diletto ? Il quale finisce sempre innanzi al giungere dell’ istante che vi ' soddisfaccia; e non vi lascia alti-o bene che la speranza cieca di goder meglio e più veramente in altra occasione, e il coufopto di fingere e narrare a voi stessi di aver goduto, con raccontarlo* anche agli altri, non per sola ambizione, ma per aiutarvi al persuaderlo che. vorreste pur fatte a voi stessi. Però chiunque .consente* di vivere, noi fa in sostanza ad altro effetto né ccn altra utilità che di soguarc;. cioè credere di avere a godere, o di aver goduto ; cose ambedue false e fantastiche. tas. Non possono gli uomini crfeder msi dì godere presentemente ?