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31 — comune è di rinnovare continuamente il mondo, ma tu fino da principio ti gittasti alle persone e al sangue ; io mi contento per lo pili delle barbe, dei capelli, degli abiti, delle masserizie, dei palazzi e di cose tali. Ben è vero che io non sono però mancata e non manco di fare parecchi 5 giuochi da paragonare ai tuoi, come verbigrazia sforacchiare quando orecchi, quando labbra e nasi, e stracciarli colle bazzecole che io v’appicco per li fori ; abbruciacchiare le carni degli uomini con istampe roventi che io fo che essi v’improntino per bellezza; sformare le teste dei bambini 10 con fasciature e altri ingegni, mettendo per costume che tutti gli uomini del paese abbiano a portare il capo di una figura, come ho fatto in America e in Asia 5 ; storpiare la gente colle calzature snelle ; chiuderle il fiato e fare che gli occhi le scoppino dalla strettura dei bustini ; e cento 15 altre cose di questo andare. Anzi generalmente parlando, io persuado e costringo tutti gli uomini gentili a sopportare ogni giorno mille fatiche e mille disagi, e spesso dolori e strazi, e qualcuno a morire gloriosamente, per l’amore che mi portano. Io non ti vo’ dire nulla dei mali di capo, delle 20 infreddature, delle flussioni di ogni sorta, delle febbri quotidiane, terzane, quartane, che gli uomini si guadagnano per ubbidirmi, consentendo di tremare dal freddo o affogare dal caldo secondo che io voglio, difendersi le spalle 4 AMF Bene — 8 AMF — ci appicco — A fóri 1 rinnovare il — 3 contento delle — de’ capelli — 4 de* palazzi — cose simili — che anch’ io però non ho mancato — 6 giuochi simili ai — 7 dove orecchi, dove — 9 uomini, come quella de’ cavalli — arroventate, storpiare la gen(te) — 10 de’ — Il per uso [usanza] — 12 uomini — d una — 13 feci — 14 snelle; farle s(chizzare) — fiato e farle schizzare — 15 de’ — 16 altri effetti — 17 persuado a tutti — di sopportare — 19 per solo amor mio — 21 d’ ogni