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re panava — 27 — lottoline di luce confettate; e di fare una bella mostra di se tra gli Dei del cielo nel passeggio di quel giorno, che era di festa. In somma, della collera di mio padre non te ne dare altro pensiero, che io m’obbligo, in ogni caso, a rifarti i danni; e senza più cavati il cappotto e manda la palla. 5 ATL. O per grado o per forza, mi converrà fare a tuo modo ; perché tu sei gagliardo e coll’ arme, e io disarmato e vecchio. Ma guarda almeno di non lasciarla cadere, che non se le aggiungessero altri bernoccoli, o qualche parte se le ammaccasse, o crepasse, come quando la Sicilia si IO schiantò dall’ Italia e l’Affrica dalla Spagna ; o non ne saltasse via qualche scheggia, come a dire una provincia o un regno, tanto che ne nascesse una guerra. ERC. Per la parte mia non dubitare. ATL. A te la palla. Vedi che ella zoppica, perché 15 l’è guasta la figura. ERC. Via dàlie un po’ più sodo, che le tue non arrivano. ATL. Qui la botta non vale, perché ci tira garbino al solito, e la palla piglia vento perch’è leggera. ERC. Cotesta è sua pecca vecchia, di andare a caccia 20 del vento. ATL. In verità non saria mal fatto che ne la gonfiassimo, che veggo che ella non balza d’in sul pugno più che un popone. 4 AMF chè — 5 AM cavati — 6 A forza — 7 A modo, — 17 AMF chè — 18 A garbino, — 20 AM Questa — 23 AMF chè — 24 AMF mellone 1 bellissima — 2 fra tutti gli Dei nel — 4 m’obbligo di rifarti — 8 vecchio. A te la palla — 8 guarda, se non altro, — 9 1’ aggiunga qualche — l’ammacchi, o rompasi [crepi] — 12 salti — come dire — 13 qualche guerra ne nasca [ne nasca, ne seguitasse, qualche guerra] — 14 Di questo non dubitare — 15 perché non è tonda — 17 dalle più sodo — 18 Le botte non vagliono — perché qui ci — Garbino come è solito — 19 perch’è leggera piglia vento — 20 d’ — 22 E adess