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18 — mai dalla terra, né vincerlo se non di rado. Sicché la vita degli uomini, parimente occupata nel culto di quel fantasma e di questo genio, sarà divisa in due parti ; e l’uno e l’altro di quelli avranno nelle cose e negli animi dei mortali comune 5 imperio. Tutti gli altri studi, eccetto che alcuni pochi e di picciolo conto, verranno meno nella maggior parte degli uomini. Alle età gravi il difetto delle consolazioni di Amore sarà compensato dal beneficio della loro naturale proprietà (di essere quasi contenti della stessa vita, come accade negli 0 altri generi di animali, e di curarla diligentemente per sua cagione propria, non per diletto né per comodo che ne ritraggano. Cosi rimossi dalla tertajjaeati fantasmi, salvo solamente Amore, il manco nobile di tutti, Gio^emandò tra gli uomini 15 la Verità, e diedele appo loro perpetua stanza e signoria. Di che seguitarono tutti quei luttuosi effetti che egli avea preveduto. E intervenne cosa di gran maraviglia; che ove quel genio prima della sua discesa, quando egli non avea potere né ragione alcuna negli uomini, era stato da essi 20 onorato con un grandissimo numero di templi e di sacrifici; ora venuto in sulla terra con autorità di principe, e cominciato a conoscere di presenza, al contrario di tutti gli altri immortali, che più chiaramente manifestandosi, appaiono più venerandi, contristò di modo le menti degli uomini e per- 25 cossele di cosi fatto orrore, che eglino, se bene sforzati di I A lerra — 3 A parti, — 10 AMF e curarla — I I AMF propria cagione — né comodo — 15 A Verità —- 17 A maraviglia, — 20 A »acrilici, 2 uomini, occupala — 4 de' mortali — alcuni che saranno tenuti in |alcuni solamente] — 10 d'animali — 13 lutti gli altri — 16 quei lacrimevoli — 17 com notabile —■ 18 quando i mortali non avevano altra notizia di lui ae non per fama — 20 con grandissimo — 21 in terra, e cominciato — 22*24 pretenza, percotte le menti degli uomini —