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potranno dar materia a utilissimi confronti per gli scolati che siano condotti a intendere le finezze della prosa leopardiana, e per tutti gli studiosi della sua arte meravigliosa.
Nelle Note mie raccolte, come fu desiderio costante dell’Autore per le sue, in fondo al volume ho profittato, com’era naturale, dell’opera de’ miei antecessori, segnatamente del commento ricchissimo del Della Giovanna, nonché dell’altro pure accuratissimo dell’amico Zingarelli. Ma mi sono sforzato di usare la massima sobrietà. E anche qui un ornamento della presente edizione saranno le molte postille marginali inedite che ho tratte dall’autografo.
G.G.
SIGLE USATE NELLE VARIANTI.
A = Autografo.
M = ed. di Milano, 1827.
F =» Firenze, 1834.
N =» Napoli, 1835.
R =» Firenze, Le Monnier 1845, a cura del Ranieri.
B =» Firenze, Barbèra, 1890, a cura del Mestica.
S =» Firenze, Successori Le Monnier, 1906.