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250 — ELE. Lasciamoli da parte per ora: e tornando al fatto mio, dico, che se ne’ miei scritti io ricordo alcune verità dure e triste, o per isfogo dell’ animo, o per consolarmene col riso, e non per altro ; io non lascio tuttavia negli stessi 5 libri di deplorare, sconsigliare e riprendere lo studio di quel misero e freddo vero, la cognizione del quale è fonte o di noncuranza e infingardaggine, o di bassezza d’animo, iniquità e disonestà di azioni, o perversità di costumi: laddove, per lo contrario, lodo ed esalto quelle opinioni, benché 10 false, che generano atti e pensieri nobili, forti, magnanimi, virtuosi, ed utili al ben comune o privato; quelle immaginazioni belle e felici, ancorché vane, che danno pregio alla vita ; le illusioni naturali dell’ animo ; e in fine gli errori antichi, diversi assai dagli errori barbari ; i quali, solamente, 15 e non quelli, sarebbero dovuti cadere per opera della civiltà moderna e della filosofia. Ma queste, secondo me, trapassando i termini (come è proprio e inevitabile alle cose umane) ; non molto dopo sollevati da una barbarie, ci hanno precipitati in un’ altra, non minore della prima ; quantunque 20 nata dalla ragione e dal sapere, e non dall’ ignoranza ; e però meno efficace e manifesta nel corpo che nello spirito, men gagliarda nelle opere, e per dir cosi, più riposta ed intrinseca. In ogni modo, io dubito, o inclino piuttosto a credere, che gli errori antichi, quanto sono necessari al 25 buono stato delle nazioni civili, tanto sieno, e ogni di più I A Lattiamogli — A ora; — 2 A dico — 3 A tri»te — animo — 4 A ri»o — nitro, — 6 A vero — 8 A laddove — 9 contrario — 13 A animo — 14 A barbari, — 17 A termini, come —- 18 A umane; — 19 A prima, — 20 A sapere — AMF dalla ignoranza — A ignoranza, —- 23 A modo —- dubito — 24 A credere _ * 4 non ad alcun altro effetto [per — disegno] — 11-2 privato; le illusioni naturali dell'animo, le immn(ginazioni...) — 19-20 ancorché nata dal sapere e dalla ragion