Pagina:Leopardi - Operette morali, Gentile, 1918.djvu/271

3. — 207 — piccolo spazio verso ponente : cosa novissima e insino adesso inaudita a tutti i navigatori; della quale per molto fantasticarne, io non so pensare una ragione che mi contenti. Non dico per tutto questo, che si abbia a prestare orecchio alle favole degli antichi circa alle maraviglie del mondo 5 sconosciuto, e di questo Oceano ; come per esempio, alla favola dei paesi narrati da Annone \ che la notte erano pieni di fiamme, e dei torrenti di fuoco che di là sboccavano nel mare: anzi veggiamo quanto sieno stati vani fin qui tutti i timori di miracoli e di novità spaventevoli, avuti 10 dalla nostra gente in questo viaggio ; come quando, al vedere quella quantità di alghe, che pareva facessero della marina quasi un prato, e c impedivano alquanto 1* andare innanzi, pensarono essere in sugli ultimi confini del mar navigabile. Ma voglio solamente inferire, rispondendo alla tua richiesta, 15 che quantunque la mia congettura sia fondata in argomenti probabilissimi, non solo a giudizio mio, ma di molti geografi, astronomi e navigatori eccellenti, coi quali ne ho conferito, come sai, nella Spagna, nell’ Italia e nel Portogallo; nondimeno potrebbe succedere che fallasse: perché, 20 torno a dire, veggiamo che molte conclusioni cavate da ottimi discorsi, non reggono all’ esperienza ; e questo interviene più che mai, quando elle appartengono a cose intorno alle quali si ha pochissimo lume. 1 A ponente, — novissima — 2 A navigatori, — 4 A questo — 6 A sconosciuto — oceano, — 10 A spaventevoli — 12 A alghe — 13 A prato — 19 A Spagna — nella Italia — 20 A Portogallo — fallasse; — 22 AMF alla — A esperienza, 1 nuova — 4 tutto ciò che — 6-7 come a dire i paesi — 7 e le torrenti che di — 9 mare. Anzi — 1 1 gente come — 12 che fa(cevano) — 18 che ho consultati — 22-3 esperienza massimamente quelle che sono dintorno a cose delle quali si hanno pochissimi lumi certi [massimamente quando elle appartengono a cose] E* -