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202 — Viaggiando per 1* Italia, essendogli detto, non so dove, da un cortigiano che lo voleva mordere : io ti parlerò schiettamente, se tu me ne dai licenza; rispose: anzi avrò caro assai di ascoltarti; perché viaggiando si cercano le 5 cose rare. Costretto da non so quale necessità una volta, a chiedere danari in prestanza a uno, il quale scusandosi di non potergliene dare, concluse affermando, che se fosse stato ricco, non avrebbe avuto maggior pensiero che delle occor- 10 renze degli amici; esso replicò: mi rincrescerebbe assai che tu stessi in pensiero per causa nostra. Prego Dio che non ti faccia mai ricco. Da giovane, avendo composto alcuni versi, e adoperatovi certe voci antiche ; dicendogli una signora attempata, 15 alla quale, richiesto da essa, li recitava, non li sapere intendere, perché quelle voci al tempo suo non correvano; rispose : anzi mi credeva che corressero ; perché sono molto antiche. Di un avaro ricchissimo, al quale era stato fatto un 20 furto di pochi danari, disse, che si era portato avaramente ancora coi ladri. Di un calcolatore, che sopra qualunque cosa gli veniva udita o veduta, si metteva a computare, disse: gli altri fanno le cose, e costui le conta. 25 Ad alcuni antiquari che disputavano insieme dintorno a I A Italia —- dove — 3 A dii —- 4 A ascoltarti, — 6 A volt* — 8 affermando — 13 A ver»i — 14 A antiche, — 20 A dine 6 Anche questo capooerso fu aggiunto da ultimo — Il foni in pensieri r!j — 12 faccia ricco — 15 che glieli aveva chiesti da leggere, non averli potuti (saputi] — essa gliene leggeva — parole — 16 si usavano — 17 si usassero — 19 un ricco avaro — 20 di picciolissima cosa [di pochissimi danari] — 24 e questi