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— 190 — altre, per la più lunga consuetudine, per la maggior conoscenza e pratica delle cose umane, per gli effetti dell’altrui malvagità, più lungamente e in maggior numero sopportati, e per quella freddezza che ella ha da natura ; e nel tempo 5 stesso impotente a operarlo, salvo colle calunnie, le frodi, le perfìdie, le astuzie, le simulazioni, e in breve con quelle arti che tra le scellerate sono abbiettissime. Ma poiché la corruttela delle nazioni ebbe trapassato ogni termine, e che il disprezzo della rettitudine e della virtù precorse negli 10 uomini l’esperienza e la cognizione del mondo e del tristo vero; anzi, per dir cosi, l’esperienza e la cognizione precorsero l’età, e l’uomo già nella puerizia fu esperto, addottrinato e guasto; la vecchiezza divenne, non dico già venerabile, che da indi innanzi molto poche cose furono capaci di 15 questo titolo, ma più tollerabile delle altre età. Perocché il fervore dell’animo e la gagliardia del corpo, che per l’addietro, giovando all’ immaginativa, ed alla nobiltà dei pensieri, non di rado erano state in qualche parte cagione di costumi, di sensi e di opere virtuose; furono solamente 20 stimoli e ministri del mal volere o del male operare, e diedero spirito e vivezza alla malvagità: la quale nel declinare degli anni, fu mitigata e sedata dalla freddezza del cuore, e dall’ imbecillità delle membra ; cose per altro più conducenti al vizio che alla virtù. Oltre che la stessa molta 25 esperienza e notizia delle cose umane, divenute al tutto I A altre — 10 AMF la esp. — 11 A vero, — AMF la e»p. — j 14 AMF ché — 17 AMF alla imm, — 19 A virtuose, — 20 AM volere e — 21 A malvagità; — 22 A anni — 23 A cuore — AMF dalla — 1 A membra, 2*3 per l’altrui malvagità — 5*6 se non colte calunnie, le astuzie 8 passato — 13 e corrotto — 15 età; perché — 18-9 cagione di — 23 cose per se medesime più