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dando luogo ad altri, degni o indegni, che occupano la fama per breve spazio. Cosi, ad un tempo medesimo, una sola gloria e dato a noi di seguire, delle tante che furono proposte agli antichi ; e quella stessa con molta più diffi- 5 colta si consegue oggi, che anticamente. Soli in questo naufragio continuo e comune non meno degli scritti nobili che de’ plebei, soprannuotano i libri antichi ; i quali per la fama già stabilita e corroborata dalla lunghezza dell’ età, non solo si leggono ancora diligente- 10 mente, ma si rileggono e studiano. E nota che un libro moderno, eziandio se di perfezione fosse comparabile agli antichi, difficilmente o per nessun modo potrebbe, non dico possedere lo stesso grado di gloria, ma recare altrui tanta giocondità quanta dagli antichi si riceve : e questo per due 15 cagioni. La prima si è, che egli non sarebbe letto con quell’ accuratezza e sottilità che si usa negli scritti celebri da gran tempo, né tornato a leggere se non da pochissimi, né studiato da nessuno; perché non si studiano libri, che non sieno scientifici, insino a tanto che non sono divenutiI 20 antichi. L’altra si è, che la fama durevole e universale! delle scritture, posto che a principio nascesse non da altra causa che dal merito loro proprio ed intrinseco, ciò non ostante, nata e cresciuta che sia, moltiplica in modo il loro pregio, che elle ne divengono assai più grate a leggere, 25 che non furono per 1’ addietro ; e talvolta la maggior parte 2 A Coti — mcdctimo — 3 A teguire — 4 A antichi, — 5 A oggi — 6 AMF manco — 8 antichi, — 9 AMF della — 10 A nòta — 15 A è — 18 A ncatuno,— 20 A è — 25 A a leggere, — AMF erano — A addietro, 3 «fluitare — 4 è mollo pili facile a conteguire che ella ti fotte anticamente (e quella itetta per la toverchia moltitudine degli uomini che tono indirizzati (volti) a cercarla] — 6-7 agli tcrilti più tpregevoli che ai mctliocri rd «gli ottimi — 12 apper» — 13 tenere — 15 che non — 20*21 l»mt delle — 25 prima —