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GIORDANI


stupenda, come di unico esempio, questa difficilissima vittoria, che un sì giovin poeta ha saputo vincere della sua sì ricca e sì sfolgorante imaginativa. Nelle poesie pareva ch'egli si fosse proposto di essere niente inferiore a Dante, dal quale era pur tanto diverso: in queste prose quanti e quanti rimarranno ingannati per la faccia non di scrittore sì di parlante; e di parlatore lontano dal comune per le sentenze, non alieno per la espressione di esse; cossichè ognuno si persuada che non si dovessero nè potessero significare in altra forma. E io credo che uno scrivere così parlante sia ben più arduo a conseguire che la Tulliana e la Platonica magniloquenza. E volentieri direi a certi gran maestri odierni, che s'ingannano stimando gran pregio il dir cose che pochi o nessuno possa intendere: ma sì la forza della mente non volgare è lodata del far piano e intelligibile a molti quello che pochissimi da per sè intenderebbero. Anche un'altra opinione si vuole oggi spandere, che il pensiero sia il tutto, e sia niente la forma dell'esprimerlo: la quale sentenza io stimo (e credo voi ancora stimiate) falsissima: che piuttosto si dovrebbe dire che il pensiero ha vita e corso dall'espressione; altrimenti rimane morto, o certamente sepolto nel cervello che lo concepe e nol sa infantare. Consideriamone esempio illustre, o Colletta, il tuo