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PIETRO GIORDANI

AL GENERALE DON PIETRO COLLETTA
E A GIANBATTISTA NICCOLINI


I.

Giova ripetere spesso, o amicissimi, per consolarci quello che spesso diceva per ammonirci Vittorio Alfieri; che alla pianta uomo fu sempre, ed è tuttavia buon terreno l'Italia.

Bonissimo per certo: ma la cultura manca; dappertutto manca miserissimamente: oh la cultura!.... Senza poi il gran danno de' venti boreali. Ma da questi non è riparo a noi: ci bisogna aspettare che i cieli rivolgano le stagioni. Bensì potremmo (comecchè tra molte e gravi difficoltà, non però insuperabili; moltiplicando le cure private, quando nulla si deve sperar dalle pubbliche) lavorare questo buon capo, e non lasciarlo così inselvatichire. Primieramente sterpare un poco di tanti pruni e triboli e rovi e marruche; e Veteres avias de pulmone revellere1: (Diciamo con latino dei tempi di Nerone quello che non si può in

  1. Svellere dal cuore le viete opinioni della nonna- Persio. Questa e le altre note al Discorso del Giordani sono cavate dalla edizione che tutti gli scritti di lui fece Antonio Gussalli. G.C.,