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DIALOGO.

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uomini la virtù, promettendo a chi la seguisse tanto più grossi quanto più lontani guadagni. Que' santi uomini che, date a' poveri tutte le loro possessioni, andarono a vivere nel deserto, e que' primi cristiani che lietamente sopportarono il martirio per amore della fede, che altro sono se non usurai i quali stimarono di mettere le loro buone opere al frutto del mille per uno? Io non biasimo di ciò la religione, la quale usò il migliore argomento che si poteva a muover gli uomini verso il bene: ma l'usò molto imperfettamente. Anzitutto le ricompense ch'essa proponeva agli uomini in premio delle buone opere loro, essendo molto lontane ed incerte e difficili a conseguire, non potevano avere attrattiva che per le menti deboli, facili a lasciarsi ingannare anche dalle immaginazioni più false: gli uomini forti, per natura poco creduli, e risoluti di cercare nella vita il frutto di essa, dovevano necessariamente preferire il presente certo al lontano incertissimo. Di che, ove una torta educazione mostrasse loro utile il male, niun altro ritegno avevano da questo fuori delle leggi umane, imperfettissime e facili a eludere. Aggiungasi che non tutto ciò che insegnavasi dalla religione o dai suoi ministri era virtù vera, cioè utile agli uomini, anzi talora cagione di gravi danni. A che od a chi giovavano quei sublimissimi pazzi che, per amore della vita contemplativa dispregiando le più nobili imprese e i più cari affetti mondani, si ritiravano in luoghi deserti a vivere vita asprissima e al tutto separata dalle cose terrene? Se tutti gli uomini, seguendo il consiglio di San Bernardo rendutosi monaco, avessero gridato con lui: Io sono come Melchisedech, sanza padre, e sanza madre e sanza fratelli, e non chiamo padre o madre sopra la terra; se tutte le donne avessero, come Santa