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47 XIV. ALLA LUNA. O graziosa luna, io mi rammento Che, or volge l’anno, sovra questo colle 10 venia pien d’angoscia a rimirarti: E tu pendevi allor su quella selva Siccome or fai, che tutta la rischiari. Ma nebuloso e tremulo dal pianto Che mi sorgea sul ciglio, alle mie luci 11 tuo volto apparia, che travagliosa Era mia vita: ed è, nè cangia stile, O mia diletta lana. E pur mi giova La ricordanza, e il noverar 1’ etate Del mio dolore. Oh come grato occorre Nel tempo giovanil, quando ancor lungo La speme e breve ha la memoria il corso, Il rimembrar delle passate cose, Ancor che triste, e che 1' affanno duri!