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sopra ili iHoariJiiEirao di dante CHE SI PREPARAVA IN FIRENZE. Perchè le nostre genti Pace sotto le bianche ali raccolga , Non fien da’lacci sciolte Dell’antico sopor l’itale nienti S’ai patrii esempi della prisca elade Questa terra fatai non si rivolga. , 0 Italia, a cor ti stia Far ai passati onor; che d’altrettali Oggi vedove son le tue contrade, Nè v’è chi d’onorar ti si convegna. 'Volgili indietro, e guarda, o patria mia, Quella schiera infinita d’immortali, E piangi e di te stessa ti disdegna; Che senza sdegno ornai la doglia è stolta: Volgiti e ti vergogna e ti riscuoti, E ti punga una volta Pensier degli avi nostri e de’nepoti. D’aria e d’ingegno e di parlar diverso Per lo toscano suol cercando già L’ospite desioso Dove giaccia colui per lo cui verso Il meonio cantor non è più solo. Ed, oh vergogna! udia Che non che il cener freddo e Tossa nudo Giaccian esuli ancora Dopo il funereo di sott’allro suolo, Ma non sorgea dentro a tue mura un sasso,