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DETTI MEMORABILI DI FILIPPO OTTOMERI. 303 gni particolari ai (piali, occupandola, si provvede; e maggiore eziandio che il bisogno di vivere. Anzi il vivere, per se stesso, non è bisogno; perchè disgiunto dalla felicità, non è bene. Dove che posta la vita, è sommo e primo bisogno il condurla con minore infelicità che si possa. Ora dall’una parte, la vita disoccupata o vacua, è infelicissima. Dall’altra parte, il modo di occupazione col quale la vita si fa manco infelice che con alcuno altro, si è quello che consiste nel provvedere ai propri bisogni. Diceva che il costume di vendere e comperare uomini, era cosa utile al genere umano: e allegava che l’uso dell’ innestare il vaiuolo venne in Costantinopoli, donde passò in Inghilterra, e di là nelle altre parti d’Europa, dalla Circassia; dove la infermità del vaiuolo naturale, pregiudicando alla vita o alle forme dei fanciulli e dei giovani, danneggiava molto il mercato che fanno quei popoli delle loro donzelle. Narrava di se medesimo, che quando prima uscì delle scuole ed entrò nel mondo, propose, come giovanetto inesperto e amico della verità, di non voler mai lodare nè persona nè cosa che gli occorresse nel commercio degli uomini, se non se qualora ella fosse tale, che gli paresse veramente lodevole. Ma che passato un anno, nel quale, mantenendo il proposito fatto, non gli venne lodata nè cosa nè persona alcuna ; temendo non si dimenticare al lutto, per mancamento di esercizio, quello che nella rettorica non molto prima aveva imparato circa il genere encomiastico o lodativo, ruppe il proposito ; e indi a poco se ne rimosse totalmente. 300 DETTI MEMORABILI DI FILIPPO OTTOMERI.