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DIALOGO BELLA NATUBA E DI UN’ ANIMA. 191 del tempo all’irresoluzione, così deliberando come operando : la quale è l’uno dei maggiori travagli che affliggano la vita umana. Aggiungi che mentre per l’eccellenza delle tue disposizioni trapasserai facilmente « in poco tempo, quasi tutte le altre della tua specie nelle conoscenze più gravi, e nelle discipline anco diffìcilissime , nondimeno ti riuscirà sempre o impossibile o sommamente malagevole di apprendere o di porre in pratica moltissime cose menome in se, ma necessarissime al conversare cogli altri uomini ; le quali vedrai nello stesso tempo esercitare perfettamente ed apprendere senza fatica da mille ingegni, non solo inferiori a te, ma spregevoli in ogni modo. Queste ed altre infinite difficoltà e miserie occupano e circondano gli animi grandi. Ma elle sono ricompensate abbondantemente dalla fama, dalle lodi e dagli onori che frutta a questi egregi spiriti la loro grandezza, e dalla durabilità della ricordanza che essi lasciano di se ai loro posteri. Anima. Ma coteste lodi e cotesti onori che tu dici, li avrò io dal cielo, o da te, o da chi altro? Natura. Dagli uomini: perchè altri che essi non gli può dare. Anima. Ora vedi, io mi pensava che non sapendo fare quello che è necessarissimo, come tu dici, al commercio cogli altri uomini, e che riesce anche facile in- sino ai più poveri ingegni ; io fossi per essere vilipesa e fuggita, non che lodata, dai medesimi uomini ; o certo fòssi per vivere sconosciuta a quasi tutti loro, come inetta al consorzio umano. Natura. A me non è dato prevedere il futuro, nè quindi anche pronunziarti infallibilmente quello che gli uomini sieno per fare e pensare verso di te mentre sarai sulla terra. Ben è vero che dall’esperienza del passato io ritraggo per lo più verisimile, che essi ti deb192 DIALOGO DELLA