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132 FRAMMENTI. XXXVIII. Io qui vagando al limitare intorno, Invan la pioggia invoco e la tempesta Acciò che la riteuga al mio soggiorno. Pure il vento muggia nella foresta, E maggia tra le nubi il tuono errante, Pria che 1’ aurora in ciel fosse ridesta. 0 care nubi, o cielo, o terra, o piante, Parte la donna mia : pietà, se trova Pietà nel mondo un infelice amante. O turbine, or ti sveglia, or fate prova Di sommergermi, o nembi, insino a tanto Che il sole ad altre terre il di rinnova. S’apre il ciel, cade il soffio, in ogni canto Posan 1’ erbe e le frondi, e m’ abbarbaglia Le luci il crudo Sol pregne di pianto.