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ASPASIA. 101 Un lungo vaneggiar, contento abbraccio Senno con libertà. Che se d’ affetti Orba la vita, e di gentili errori, È notte senza stelle a mezzo il verno, Già del fato mortale a ine bastante E conforto e vendetta è che su 1’ erba Qui neghittoso immobile giacendo, Il mar la terra e il ciel miro e sorrido.