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scorsi del volgarizzatore. Fra tutte le cose onde si compone questa edizione, molte, benché stampate o ristampate in Milano , in Bologna, in Firenze, in Napoli, in Palermo, in Parigi e altrove, sono presso che impossibili a trovare. Le non mai più stampate sono: due Canti, cioè, il Tramonto della luna e la Ginestra o il Fiore del deserto, tre Operette morali, cioè, il Frammento apocrifo di Stratone da Lampsaco, dell’ origine del mondo, preceduto da un breve Preambolo, il Copernico, dialogo, e il Dialogo di Plotino e di Porfirio; i centundici Pensieri morali; e i primi tre Volgarizzamenti coi due Discorsi e l’Avvertimento del volgarizzatore. Il monumento, disegnato da Michele Ruggiero, che ne fu medesimamente architetto, è stato intagliato in rame da Paolo Lasinio. Il ritratto, ricavato da Gaetano Turchi in disegno dalla maschera gettata in gesso sul cadavere, è stato intagliato in rame da Filippo Livy. L’iscrizione scolpita sul monumento è di Pietro Giordani.