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XXVI. Ili PENSIERO DOMINANTE. Dolcissimo, possente Dominator di mia profonda mente ; Terribile, ma caro Dono del ciel; consorte Ai lùgubri miei giorni, Pensier che innanzi a me si spesso torni. Di tua natura arcana Chi non favella? il suo poter fra noi Chi non senti? Pur sempre Che in dir gli effetti suoi Le umane lingue il sentir proprio sprona, Par novo ad ascoltar ciò eh’ ei ragiona. Come solinga è fatta La mente mia d’ allora Che tu quivi prendesti a far dimora! Ratto d’intorno intorno al par del lampo Gli altri pensieri miei Tutti si dileguàr. Siccome torre In solitario campo, Tu stai solo, gigante, in mezzo a lei. Che divenute son, fuor di le solo, Tutte l’opre terrene, Tutta intera la vita al guardo mio! Che intollerabil noia Gli ozi, i commerci usati, E di vano piacer la vana spene, Allato a quella gioia, Gioia celeste che da te mi viene!