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La Numidica piaggia... Oh Numi ah dove
Dove fuggir me stesso?... ah tronchi alfine
610Morte fatal così funesti giorni; [trae la spada]
Voi quest’alma accogliete, ultrici larve, [in atto di ferirsi]
E voi d’Averno orrende, atre tenebre...
Oh ciel!... qualcun s’appressa ah questo ancora
A compir vi volea le mie sventure. [Ripone la spada]
Scena Quarta
Zarak, e detto
Zarak Più non si tema, amico, a un colpo istesso615
Cadde abbattuto il gemino periglio;
Langue da’ lacci stretto in carcer nero
Di Golconda il tiranno; in fuga volto
Lo stuol nemico al non temuto assalto
620Ver Satarah s’invìa1. D’Amet al brando
Tutto ceder mirò Delly superba;
- ↑ Sul manoscritto «iṽìa» con tilde ad indicare abbreviatura per palatale «n».