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L’empio ribelle ad ora ad or sul1 suolo505

Lo sguardo affissa, e nel ritrae di sdegno
Acceso il cuor tra le focose vampe
D’indomito furor; la terra, il cielo
Malvagio accusa, e la nemica sorte
510Maledicendo irrita, al volto, al crine
E danni arreca, ed onte, e brama ognora
Fuggir se stesso, e ove fuggir non trova.
Amet-Schah Del delitto fatal, mio fido, è questo
Non insolito effetto, i rei sopporta
515Felici un tempo il ciel, ma orrenda piomba
Sul colpevole alfin vendetta atroce.
De’ malvagi la speme infida, e vana
Qual nembo si dilegua, e qual procella
A lo spirar d’amico vento, o quale
520Candida neve suole allor che sparge
Pel liquido sereno i raggi suoi
L’eccelso astro del dì; non grida invano
L’oppressa alma virtude, o la violata
Sincera fè, de le lor voci il suono

  1. Il manoscritto riporta «sul» con una correzione sulla «l».