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Scena Quinta
Osnam con spada nuda, e Amet-Schah
Osnam Ah fuggi, o Prence,
Da queste mura un tetro orror di morte
415Minaccia i passi tuoi, questo, che impugno
Funesto acciaro del tuo sangue asperso
Nizam già volle in lui confida in vano
Il genitor deluso, a l’empie turme
Il varco egli aprirà cadrà trafitto
420Per di lui mano il rege istesso, in preda
Te pure ei brama a cruda morte acerba
A me l’impresa ei confidò, l’orrendo
Attentato crudele invan cercai
Di palesarti, ognor me volle allato
425L’iniquo traditor, l’infide schiere
Ei guadagnar già seppe, ed in brev’ora
In sua mano sarà del regno il freno,
Omai...
Amet-Schah Che ascolto! qual profondo abbisso
D’iniquità, d’orror s’apre ad un tratto