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Come del popol tutto?...
Muhamed Ah nò di questo
330Smarrito cuor con sì funesta immago
Non accrescer, mio fido, il grave affanno
Troppo il dolor del popol mio m’è noto.
De’ Maratti il destin, del regno il fato
Dubbioso pende dell’armate squadre
335Da l’opposto valor: vinto, e sconfitto
L’amico stuol, fra le ruine avvolto
Il mio regno sarà: dispersa1 uccisa
De’ Maratti la turba, al fausto raggio
Di felice destin, d’amica sorte
340Da le ceneri sue sorger vedrai
Lo smarrito valor, l’ardir perduto
D’Omar nel popol tutto, il ferro, il fuoco
Spinger potremo allor de la nemica
Persia guerriera in sen, fiaccar l’orgoglio
345Degli alteri Sofì scuotere il giogo,
Che insoffribil ci opprime, e in ogni dove
Lo spavento arrecar, l’orror de l’armi.
- ↑ L'autore continua dopo i due punti con la congiunzione «e», ma corregge trasformandola in «d» e ripassando la successiva, che diventa la «i» della parola «dispersa».