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Alle mie cure oppor nulla si puote;295

Il suo partir s’attenda, i miei disegni
Ora tacer convien, vana ogni speme
Si renderìa, se all’inimico sguardo
Giungesse a traspirar.


Scena Seconda
Muhamed, e detto


Muhamed   Nulla, o mio fido
300A desìar mi resta, armansi a gara
Le radunate turbe, a’ venti esposto
Brilla il regal vessillo, il segue, e freme
Il minaccioso stuol, sua guida or ora
Nizam sarà degl’inimici al campo
305Nizam cui sol delle guerriere squadre
Il valor noi dobbiamo, a cui del regno
La difesa dovrem. Vedrai fra poco
Vinta, e dispersa la nemica turba,
Incolume il Mogol, salvo il mio trono,
310E forse un dì potrem di questo regno
Armati oltrepassar le fisse mete,