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Or or saprà: Nizam s’appressa, intanto
Ricuopra un doppio velo i dubbj miei.
Scena Quinta
Nizam, e detto
Osnam 135Amico, hai vinto d’Ibraim le voci
Noti mi fero i tuoi disegni, e in essi
Ben ravvisai del tuo gran cuor l’immago;
Del tuo fido il parlar trionfa in questa
Incerta mente, che riscossa alfine
140I suoi dubbj scacciò: fedel compagno
Sempre a lato mi avrai ne’ tuoi perigli
Questa mia destra, e questo ferro ognora
Pronti saranno al tuo volere.
Nizam Omai
Io più non bramo, o fido amico, indarno
145Il nostro arcano a te sarìa nascoso
M’è noto il tuo valor perduto avremmo
Tacendo ogni opra tua; vindice invitto
Sarai di libertà, che troppo, o amico,
È a nobil cuor la servitù penosa,