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202 EPISTOLARIO con più comodo. Se a scrivermi puoi aspettare il mio ritorno a Milano, è forse più sicuro. Abbracciami Carlino, saluta caramente Paolina; ricordati di volermi bene, e pensa che io ti amo quanto amar si può da un cuore come il mio. Addio ottimo e amatissimo. Addio. 187. Di Pietro Brighenti. Bologna 14 Aprile 1810. Veneratissimo signor Conte. Non risposi subito alla favolila sua del 2(i scorso mese.i perché voleva renderla informata dell’arrivo del denaro da Lei speditomi, ma debbo prevenirla che dopo ricevuta, la detta sua, sono corsi quattro ordinari senza che a questa posta si trovi alcun gruppo alla mia direzione. Ciò le sia di norma a scanso di smarrimenti troppo facili in questo benedetto giro eli poste cosi incerto. E perché vedo benissimo che delle nostre lettere ne sono andate smarrite, singolarmente una mia, nella quale io le spediva uno squarcio di lettera dell’amico Giordani,2 cosi ho determinato di spedirle la presente per consegna, essendo questo il modo più cauto per poter ottenere che il carteggio vada con qualche sicurezza. I libri da Lei commessimi furono in pacchettino alla di Lei direzione spediti al signor Marchese Antaldo Antaldi di Pesaro, che ho pregato di volersi incaricare della spedizione sino a Recanati. Attenderò la rimessa delle 50 copie delle sue applauditissime poesie, e mi occuperò con premura della vendita delle medesime, tenendo il danaro a di Lei disposizione, conforme mi ordina. II nostro buon amico Giordani è partito per Vicenza; egli mi scrive sempre, che lo ricordi a V. S. e che le significhi la sua pena di non poter ricevere cosi spesso, come bramerebbe, le di Lei notizie. Le rassegno, o Signore, gli atti del mio profondissimo ossequio, e del mio vivo desiderio di impiegarmi in cose di suo comando, e pieno di riverenza mi rinnovo di V. S. illustrissima umilissimo devotissimo ossequiosissimo servitore. 188. A Pietro Brighenti. - Bologna.3 Kecanati 19 Aprile 1819. Stimatissimo Signore. Secondo il suo avviso de’ 14 del corrente,4 farò le diligenze necessarie pel recapito costà del denaro speditole 1 E al ntun. 180. 2 Dev’essere un brano della lettera del Giordani al Brighenti in data 24 marzo, già citala al num. 179 p. 255, nota 3, e assai probabilmente quello in cui si diceva: «Abbiate compassione di me. Ho bisogno d’un sorvizio che mi preme assai. Sentite: son proprio frenetico di bilo, sono furioso. Adoro quel povero Leopardi: io mi ammazzo a scrivergli, od egli a me: e questo infami poste e questi infamissimi Governi ci fanno disperare. Cinque lettere gli ho niiriidate dal 12 febbraio in qua; lunghe ed affettuose: ni una gli è arrivata.... Onde io ne impazzisco. Fatemi dunque la carità di ricorrere anche una volta a qualche mezzo straordinario.... ricorrete al sublime Corner protettore: e per risparmiare a voi altra briga, mandategli questa mia lettera medesima». 3 Pubblicata nel citato volume Lettere ined. di 6. L., Lapi, 1888. ‘1 E la lettera precedente, a cui questa risponde.