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EPISTOLARIO
qualche numero di copie d'alcuni miei versi pubblicati recentemente, Ella mi farà il favore di proccurarne la diffusione. Trovandosi le copie a Roma, ho scritto colà perché le ne spediscano sollecitamente cinquanta1. Quando V. S. mi voglia favorire, Ella può esser certa ch’io le ne avrò infinita e vivissima obbligazione. Il poco danaro che se ne potesse ritrarre, non accade ch’Ella si dia pensiero di spedirlo qua, ma si compiaccia di ritenerlo per le spese che occorreranno, e in caso che n’avanzasse, per libri ch’io la pregherei d’inviarmi, o per cose tali. Risposi alla sua cortesissima dei 17 febbraio, e quindi all’altra dei 3 cadente, dandole notizia e ringraziandola d’aver ricevuto per suo mezzo il Discorso del nostro amicissimo Giordani. Ma dalla seconda di Lei compresi ch’Ella non avea ricevuta la mia risposta alla prima, e per maggior sicurezza mandai la mia seconda risposta a Loreto. Essendo la posta che parte di questa Provincia, la più negligente forse dell’Italia, non so se le sia giunta veruna mia, né se questa le perverrà. Quando scampi al solito naufragio, la prego ad accettar di nuovo i miei ringraziamenti, e considerarmi sempre per quello ch’io sono con distintissima stima suo devotissimo obbligatissimo servitore.
P. S. - Non avendo avuta risposta da Roma, non posso assicurarla che le copie sieno spedite, bench’io raccomandassi la sollecitudine. V. S. oltre quello ch’ho accennato di sopra, riceverà parimente per la posta baiocchi 95, cioè 60 per la Vita del Giacomini scritta dal Nardi, e 35 per le Avventure di Saffo del Verri, che la prego ad unire alla Storia sopraddetta del Porzio.
Di Carlo Antici.2
Roma 27 Marzo 1819.
Nipote carissimo. Ho riveduti con sommo piacere i vostri graditi caratteri nella lettera dei 193. Con sincerissima soddisfazione vi scorgo l’applauso che han fatto in Lombardia alle due vostre canzoni, e gli elogi che ve ne han diretti alcuni letterati. Non poteva essere diversamente, subito che la nobiltà dei pensieri, vestiti in armoniosi versi, ed il caldo amor patrio campeggiano in quelle produzioni. Ancor qui mi hanno esternata la loro approvazione quelli ai quali ne ho fatto dono. Il cav. Pellicani spedì subito un esemplare al suo nipote nel Tolomei di Siena affinché dal vostro esempio s’infiammasse per gli studi. Dovete per altro persuadervi che l’argomento delle vostre produzioni ha maggiori attrattive per gl’Italiani del piccol Reno, del Po, e della Brenta, che per