nuove. Nessuno poi sarebbe più lieto di quello in cui vi rive-
dessi. Addio, mio prezioso amico. Ranieri vi riverisce, e vi saluta
caramente. Io vi abbraccio, e con tutta l’anima mi ripeto
Vostro per sempre
Leopardi
P. S. Oggi 28 Giugno Poerio mi avvisa di avere avuto nuova
che un altro piego di libri diretto a me, proveniente da Voi,
è partito da Parigi per Napoli.
[Napoli dal Palazzo Sirignano 30 Aprile 1836] |
Pregiatissimo Sig.r Conte
Eccole i dieci ducati. Io mi abboccherò col Signor Cioffi intorno
al manoscritto,1 e le ne dirò quello che mi risponderà. In ogni modo
tenga al calcolo le proteste fattele, che sono la più sincera espressione
del cuore. Mi farà sommo piacere, se vorrà dare un’occhiata alla mia
opericciuola, e giungerebbe al colmo, se volesse spingere la sua com-
piacenza, a redigerne un articolo per qualche giornale. Le rimetto la
egloga del Lampredi,2 ed una nuova produzione del nostro Missirini.3
Mi ami quanto io l’amo, e la stimo, e sono di cuore
Obblig.1"0 Am.° e S.°
P. Manni
Napoli dal Palazzo Sirignano
30 Aprile 1836
1936. |
Di Adelaide Maestri. |
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Mio caro Leopardi. Finalmente ho ricevuti i cari vostri caratteri,
e, ciò che più desiderava, buone notizie della vostra salute. Oh mio
Leopardi! poche lettere, ve ne assicuro, hanno potuto portare nel