1678. |
A Paolina Leopardi. |
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[Roma] Via de’ Condotti R° 81. 3.0 piano1 |
11 Novem. [1831]
Cara Pilla. Ringrazio tanto la Mamma delle solette,2 e pel
ritorno di Corradi mando al Papà una piccola raccolta di lito-
grafie, donatami in Firenze, e una corniola incisa che mi capitò
qui in Roma. Abbiamo una verissima primavera, tanto ch’io vo
ancora precisamente vestito come quest’agosto, senza una
menoma aggiunta. Ho veduto Fucili due volte da che sono in
Roma: al Cracas5 non sono mai andato e non vado. La lista dei
libri spero certamente che mi servirà. Che vuol dire che Pie-
truccio non ha poi scritto, come voleva? Bisogna che sia molto
occupato: salutamelo mille volte, e bacia per me la mano al Papà
e alla Mamma. Salutami anche D. Vincenzo, il Curato e la Mar-
chesa. Addio, cara Pilla: avrai già inteso che, grazie a Dio, sto
bene. Ho nuove del buon Gioberti, il quale par guarito delle
sue malattie, ed anche in gran parte della malinconia, e ciò mi
ha consolato molto. Addio addio. Giordani saluta te e Carlo.
Corradi non è più comparso. Ti spedisco questa oggi che
siamo ai 3 di Decembre. Anche un altro pacco io aveva in pronto
per mandar costì, il quale parimente mi resta in mano. Addio,
cara Pilla. I lo visto D. Paolo Melchiorri, tuo successore nel don-
paolato,4 buono e bravo giovanetto. Salutami Carlo.
1679. |
Di Pietro Giordani. |
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[Parma] 11. Novembre [1831] |
Giacomino mio adorato. Ho avuto la tua 22. ottobre1 dall’Ade-
laide; un po’ tardi; perch’ella era andata a Bologna, io a Piacenza. Per-
donami, caro carissimo; vorrei piuttosto morire che contristarti-, e ben
mi duole che le mie parole, venendo importune (perch’io non sapevo