minciate le letture una terza volta, e di aver dovuto tornar da capo
anche le 5 e le 6 volte sulla medesima pagina - In molti luoghi Nie-
buhr non dissente dal Micali -
Vi ho io mai detto che l’ottimo Reynhold, più volte ha scritto per
informarsi di voi con tutto l’interesse d’un vero amico - Se mi volete
mandare alcune righe per lui, coglierò quest’occasione p[er] scrivergli.
Tommasèo, nel Ricoglitore di Milano, annunzia il suo Diz.° de’
Sinonimi. Montani che s’è fatto nemico dichiarato di le. x. y.,2 deve
convenire che quel saggio pubblicato non è senza pregio. Che ve ne
pare a voi?
Il buon Colletta ci fa stare in pensieri - egli non stà punto bene;
e deve quasi sempre tener il letto - ad onta però del suo penar egli
s’occupa indefessamente intorno alla sua Storia.
Il direttore di Polizia di Palermo ha fatto sequestrare il primo tri-
mestre dell’Ant.8 del 1829! cosa farà egli del terzo? Ho bisogno di
molto coraggio p[er] andare avanti - le spese mi sopraffanno -
Vedete le contradizioni; in Piemonte il fascicolo di Luglio è stato
dispensato senza contrasto.
Addio, mio carissimo amico. Vostro aff p[er] la vita
Vieusseux
1497. |
Di Pietro Giordani. |
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Piacenza 15 Settembre 1829 |
Mio Carissimo Giacomino. Tra poco sarò in Firenze: ma somma-
mente desidero di trovar là tue nuove; delle quali son privo da sì lungo
tempo. Come stai, mio carissimo? che fai? Come stanno Carlo, e Pao-
lina? che ti prego di salutarmi tanto caramente.
Ho buone nuove della salute di Gino: non buone di Colletta; che
nondimeno lavora con grande animo. Montani, Forti, Vieusseux stanno
bene. Enrico Lenzoni fece una caduta, e si ruppe la rotella del ginoc-
chio. Ma ora le cose vanno meglio. Quanto sarei contento se tu potessi
stare con noi in Firenze! Appena godo il bene di quel paese, essen-
dovi privo di te; e non potendomi acquietare col credere che tu stia
bene dove sei. Ricordati che io ti amo sempre sempre con tutto il cuore,
e tutta l’anima; e ti raccomando la tua salute; e che procuri di svagarti e
ricrearti al possibile. Addio Addio.