1488. |
Di Antonio Fortunato Stella. |
|
Signore ed Amico amatiss."10
È da qualche tempo che son privo di sue nuove, e in conseguenza
privo anche di risposta alle mie lettere; per lo che ignoro anche se Ella
abbia ricevuto i libri che le ha trasmessi la mia Casa. Ma questo non
è il punto principale; quel che m’importa veramente è di sapere
com’Ella sta. Io vorrei pur sentirla contenta della sua salute, o almeno
meno scontenta che per l’addietro. Quest’è il desiderio di tutti quelli
che le vogliono bene, e della mia famiglia in particolare, non che di
me che sono e sarò sempre
Il suo vecchio obbl.mo e cord.mo amico
Ant. Fort. Stella
1489. |
Ad Antonio Fortunato Stella. |
|
Mio pregiatiss. Sig. ed Amico
Mi è stato indicibilmente caro il rivedere i suoi caratteri, ma
mi affligge l’accusa ch’Ella mi dà di non rispondere alle sue let-
tere. L’ultima che ho di Lei è del 12 Aprile, con una del S.r
Luigi;1 ed alTuna e all’altra io risposi subito e lungamente.
Ricevetti dal Sartori un pacco con 12 copie Crestom. poetica,
e la continuaz. del N. Ricogl. fino ad Aprile;2 e ne la ringra-
zio vivamente di tutto cuore. La mia salute è in un misero stato,
e la mia vita è un purgatorio. In quest’orrido e detestato sog-
giorno, non ho più altra consolazione che ricordarmi degli amici
passati; fra i quali Ella può immaginare se penso spesso a Lei
ed alla sua famiglia. Mi conservi Ella l’amor suo finché vivo,
e mi raccomandi alla memoria de’ suoi, che riverisco tutti e saluto
teneramente.
il suo Leopardi