quale però non apprezzo, e combatto valorosamente contro di essa.
Spero che il fresco, il quale non dovrà tardare, me ne darà un po’ di
vittoria.
Può essere che sianosi aperte le mie lettere a voi dirette, ma per
grazia del Signore nessun mio Scritto ha mai temuta la luce. Nulladi-
meno può essere che qui abbiamo riaperta la Lettera per farci qualche
aggiunta.
Di mettere nella vra Crestomazia qualche cosa di Broglio lo scrissi
per mio pensiero e senza che esso lo immagini, sicché tutto và bene.
Addio mio caro Figlio. Vi salutano gli Antici. Abbiatevi cura, e abbrac-
ciatemi, come io vi abbraccio, e vi benedico con tutto il cuore.
Vro Aff.° Padre.
1334. |
Di Giovanni Rosini. |
|
A.C.
Il raffreddore fu forte, e convenne mandarlo via con l’oppio - ma
è un certo medicamento che lascia sempre tracce di se; laonde direbbe
un 500." mi sento sempre la testa grave, e pigra a comporre - Ilo
però jeri terminato la prima limatura dell’Amor Platonico, che va nel
Capitolo seguente.
Mi scrive la Carlotta Lenzoni che voi state poco bene: che ave-
te? - Salutatela, e ditele che ho ricevuto la sua, che verrò costà ai 15
di Settembre; e che la morte di Botta pare una ciarla. Salutate gli amici.
G.R.
Pisa 8 Agosto 1828.
1335. |
Di Antonio Fortunato Stella. |
|
Signore ed Amico amatiss.
Son debitor di risposta alle care sue i.° e 29 dello scorso. Ho tar-
dato a farlo perchè voleva pur dirle che ho ricevuto il ms. della Cresto-