Pagina:Leopardi - Epistolario, Bollati Boringhieri, Torino 1998, I.djvu/997

poiché volendo ora ristamparla, vorrebbe trar profitto de’ tuoi avvisi. Or io ti prego di contentarlo. Avrai quanto prima l’edizione de’ carat- teri di Teofrasto. Frà due edizioni, che ha il de Romanis della sud.la opera l’una di Corray di Parigi; e l’altra di Schneider di Lipsia, ho scelta quella di Lipsia, avendomi anche Bunsen suggerito di preferirla. E qualche tempo che ho fatto amicizia con questo bravissimo lette- rato, e mi ha detto aver Niebuhr ultimamente nella seconda edizione del Merobaude fatto molto elogio di te.1 La copia che diedi a Bun- sen delle tue correzioni Eusebiane sono di già andate al sud.0 Nie- buhr, ed ora ne darò all’altro. Cancellieri ha avute le sue 4. come tù mi scrivevi. Alitici me ne ha richieste tre, avendo alcuni ellenisti esteri, che le avrebbero gradite, ed io memore della tua larga procura le ho date. Le altre te le manderò quanto prima. Tornando a Bunsen egli mi disse, che ancorché sia lontano Niebuhr non ha egli mancato in sua vece di parlare varie volte per te all’attuale Segretario di Stato, e che ne’ ha ottenuta la definitiva risposta, che al primo impiego per te adattato, che vachi, alla richiesta di Bunsen ti sarà concesso. Sà il cielo quali siano li miei voti, ma non sò cosa possiamo sperare; pure se lo sperare ci giova, speriamo pure, che meno amari ci sembreranno li giorni della vita, già tanto cattiva. Ora non dirai più che non mi prevalgo dell’opera tua, e che non ti dico mai cosa che tù abbi a farmi. Eccomi a seccarti, mentre ho bisogno del tuo ajuto. Non credo di averti mai detto,2 che un tal M.r Baus inglese viaggiatore famoso, nelle sue perlustrazioni, d’Asia, Gre- cia, Egitto, Affrica etc. ha riportate con se molte centinaia di bellis- sime iscrizioni greche, e latine raccolte ne’ suoi viaggi ed inedite nella maggior parte. Ora fra’ le altre la più famosa certamente si è quella, che con la fatica di quasi 18. giorni copiò ad Fleiskihissar, creduta comunemente l’antica Stratonicca in Caria. Nel BouAeuixpiov, o palazzo di Consulta di questa città nel muro esterno foderato di marmo è scol- pita una grandissima inscrizione latina. Questa è una legge degl’Impp. Rom. con la quale viene fissato il maximum a tutte le derrate, grani, vini, oli, quadrupedi, volatili, pesci, carni, erbe, frutta; e per fino alle mercedi degl'operai, alle vesti varie, scarpe, legnami etc. Oltre il pre- gio della Antichità, è ragguardevole questo monumento pochissimo mancante, per la novità; e per le curiosissime cose, e nuovi vocaboli, o pochissimo conosciuti che vi si leggono. Questo pazzo inglese, dopo aver nel 1817. copiata a fac-simile questa grande epigrafe nè fé inci- dere una tavola, e ne tirò soli sette esemplari, dei quali uno ne mandò