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Quasi crederei che avevate voglia di uccellarmi un poco, quando mi scrivevate quelle obbliganti frasi sui pochi fogli della mia Tradu- zione! Ho su questo bastante cognizione di me stesso per essere per- suaso, che neppure ho il talento bastante per rendere in buon italiano i pensieri altrui. Anche il tempo a ciò mi manca, e non potete creder poi quanto i minuti, e moltiplici doveri di un capo di casa tolgano di lena ai buoni studi, ed irruginiscano i pensieri, e lo stile. Mais que chacun fasse son metièr, et tout ira son train. Ich bin ùberzeugt, dass Sie im Verstandniss der teutschen sprache schon wichtige fortschritte gemacht haben. Ich freue mich sehr darii- ber, denn ich heische von Ihnen, dass sie zum ersten Probestùck davon das herrliche Drama von Goethe «Iphigenie in Tauris» in schòne Ita- lianische Verse ùbersetzen. Es ist ein Werk der ersten gròsse, und gewiss das vollkommenste der teutschen Buhne. Es athmet die crha- benste griechische Einfachheit, und die edelste Moralitàt.4 Credo di avervi fatto piacere con questo articoletto teutonico, e se l’infame mio carattere non lo vieta, ne intenderete non solo il senso, ma ogni parola. Addio. V.° Aff.° Zio Carlo Antici

668. Di Giuseppe Melci-iiorri.
Roma 27. Genno 1825.

Caro Giacomo Eccoti l’articolo dell’Antologia. Esso è inserito in una Rivista Let- teraria fatta da un tal M. che io suppongo Micali,1 dove si da un pic- colo parere sopra circa 60. Opere. Ecco cosa ti tocca: Canzoni del Conte Giacomo Leopardi etc. «Con queste Canzoni, dice l’avviso che vi è premesso, l’autore s’adopera dal canto suo di ravvivare negl’italiani quel tale amore etc. (tutto il periodo) siegue quindi: Con che profondo sentimento ei le abbia scritte, appena sapremmo darlo ad intendere in un epoca [sic], in cui di profondi sentimenti non ci sembra di scorgere più traccia. Noi ci figuriamo la moltitudine leggente, che nella canzone per una sorella che va a nozze si avviene in questa strofe: O miseri o codardi Figliuoli avrai. Miseri eleggi etc. (tutta la strofe)