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lo farò con piacere, tanto più che scrivendo anonimo mi aprirà il campo di dire delle cose, curiose, e delle verità, e poi YAntologia è ora il miglior Giornale, che esista. Avrà luogo presto la publicazione d’un nuovo Giornale Ecclesia- stico. Ciò darà molto motivo di discorrere. Ogni mese ne sortiranno due fascicoli. Essendo miei amici gl’Editori di questo giornale, ti spe- disco due manifesti, onde procuri qualche associato, se pure avvi per- sona in Recanati, che intenda simili materie, e le gusti. Vi prego di dirmi a vostro commodo un qualche giudizio sù quanto vi ho spedito di stampe. Se mai credeste che un qualche articolo isto- rico, od analogo all’impresa nostra possa aver luogo nelle nostre Memo- rie di Antichità, mi faresti un gran dono mandandomelo. Ho ricevuto ieri l’altro N.° io Lettere di Sebastiano Erizzo scritte a Pirro Ligorio sopra materie Numismatiche. Questo dono mi viene dal Prof. Vermiglioli di Perugia, che le ha fatte estrarre da un Codice della Biblioteca Municipale di Vicenza, e mi darò il carico di pubbli- carle quanto prima; con qualche piccola noticina, avendo le ulteriori scoperte cambiato aspetto a molte opinioni di quel dotto. Addio caro Giacomo, amami, e scrivimi spesso, e spesso porgimi l’occasione di poterti esser utile. Salutami Carlo, ed i Zii. Addio. Addio. Sono il tuo Affmo A. e Cugino G. Melchiorri

665. Di Giuseppe Melchiorri.
Roma 20. Genno 1825.

Caro Giacomo. Appena ricevuta la tua carma dei 15. corte mi affretto a rispon- derti. Tù mi dai in burla, se chiami splendidezza, l’averti affrancate quelle poche stampe, ed i tuoi ringraziamenti sono gentilissimi, ma poco a proposito, giacché non li merita la picciolezza della cosa. Vor- rei far per te se potessi qualche cosa, che meritasse ringraziamento, ed allora lo riceverei di cuore, ma sono così poco, e privo di aderenze autorevoli, che mi trovo nella impossibilità di poter giovare la tua venuta costì.1 Questa sarebbe la cosa la più bella che potrebbe farsi da un amico, non credere però che non vi vada pensando, ma per mia