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e l’Europa le è debitrice di un poeta, finora quasi ignoto, e vis- suto in un secolo dove la poesia fu così rara. Tutte le opinioni e le congetture da Lei esposte in questa nuova edizione, mi per- suadono pienamente. In particolare ho ammirato la bellissima e dottissima interpretazione di quelle lettere sì imbarazzanti, EPII PAETO.2 Ella accetti, la prego, le espressioni della mia più viva grati- tudine per quanto le è piaciuto fare in mio vantaggio appresso il presente Segretario di Stato.3 Il Sig. De Bunsen, nel favo- rirmi appresso il medesimo, mi ha dato altresì numerose prove di una singolare cordialità e cortesia. Se le loro premure, per la difficoltà dei tempi e del paese, non avranno altro effetto, certo non mancheranno di una insigne e perpetua riconoscenza per parte mia. Negli Aneddoti di Amaduzzi4 parve ancora a me di non trovare cosa alcuna notabile, quando gli ebbi nelle mani. Non mi ricordo avervi veduto declamazioni di Libanio, o se vi sono, non credo che manchino nella edizione di Reiske. Ma di que- sto m’informerò subito, e avrei potuto darlene notizia in que- sta medesima lettera, se non fosse stato necessario di ritardare perciò la risposta alla sua pregiatissima. Io posso bensì assicu- rarla che è falso che nel Codice Barberini di Libanio si trovi nulla d’inedito. Solamente vi è l’orazione urcèp òXu(j.tuou, non contenuta nell’edizione di Reiske, ma pubblicata però negli aned- doti del Liebenkiis (non so se io scrivo bene questo nome):5 e vi si trova ancora il supplemento alla gran laguna dell’orazione urcèp twv ìepcóv. Il qual supplemento io vi trovai, e lo copiai con animo di pubblicarlo, ma fui prevenuto da Mons. Mai, il quale avendo saputa questa mia piccola scoperta, si affrettò di cer- care lo stesso supplemento nei Codd. Vaticani, e lo pubblicò in calce del Frontone Romano,6 come Ella sa. Molte cose ine- dite di Libanio si trovano nei Codd. Fiorentini; ed io ho presso di me un piccolo 8irjYrip.a inedito dello stesso autore, che trovai in alcuni fogli volanti della Barberina, e che mi farei un onore di mandarle, se Ella lo gradisse. Un Cod. bombicino della Bar- berina, acefalo, contiene molte declamazioni, auyxptoeii; e pro- ginnasmi d’ogni sorta, non ineleganti, e a mio giudizio inediti: