modello da me fatto, e a Lui consegnato. Vi prevengo di avere ommessa
la correzione a pag. 141. (nota 5.), giacché nella fretta non la capii,
ed ora l’ho capita, ma non siamo più a tempo. Per questa bisogna che
mi scusiate ed abbiate pazienza. - Il nostro Giordani è sempre a
Firenze, e colà si è stabilito. - L’errore di Quarta è stato corretto
sul luogo. - Dimani, mio buon Amico, vado sul Modanese con la
famiglia a Vignola e ad un luogo che si chiama Campiglio, paesi de’
miei vecchi dove passai molti anni giovanili; paesi che per questo mi
danno al rivederli un tale commovimento e piacere che non so espri-
mervi. Starò assente una settimana, che spero di passar lietamente,
riposandomi un po’ dalle cure. Appena tornato farò la spediz. al Sar-
tori con le clausole necessarie. Sarete pur servito per le copie al Tris-
sino ed al Giordani. Mio buon Amico, vi prego a tenermi molto nel
cuor vostro e nella vra benevolenza. Io vi adoro come mai si può e
deve chi si è certi essere come voi buono, e bravo infinitamente. Se
vaglio a servirvi comandatemi. Io mi glorio veramente del nome
di vro servo Amico,
Brighenti
641. |
A Barti-iold Georg Niebuhr. |
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Eccellenza
Di tanti nuovi favori io mi trovo onorato da V. Eccellenza,
che non so da quale incominciare a ringraziarla. Il dono del Mero-
baude nuovamente dato in luce; la menzione amorevolissima
e per me sommamente lusinghiera, che Ella si è compiaciuta
farvi di me e delle mie deboli osservazioncelle; la raccomanda-
zione fatta in mio favore al Segretario di Stato; la sua gentilis-
sima lettera dei 6 Settembre,1 piena di graziose espressioni,
sono tutte cose che accrescono e infervorano la riconoscenza
che io già doveva alle sue tante bontà verso di me. Nella nuova
edizione del Merobaude, l’erudizione, la critica, l’acutezza e la
felicità delle osservazioni, emendazioni, congetture e supple-
menti, sono ammirabili. Esso è veramente un lavoro compito,