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Di Pietro Brighenti. |
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Amico del cuore:
Sono stato in Toscana, dove ho potuto vendere de’ miei libri. Arrivai
qui son pochi giorni, e qui trovo la cariss. vostra del 4. luglio. Eccovi
6. fogli delle vfe Canzoni. Desidero che siate contento della stampa.
Io li diriggo, come la presente, al S.r Alberto Popoli da voi indica-
tomi. - A Firenze viddi il buon Giordani, che m’impose di salutarvi
tanto tanto: e così mi disse di fare il Vieusseux, che attende sempre
vostri articoli per l’Antologia. - Giordani sta benissimo di salute; e
starà benone a Firenze: ma egli dovette partire dagli Stati di Parma,
per cui è stato in qualche angustia.1
Avrete dal Sartori le Stampe in rame che vanno nelle opere
Giordani.
Quando ci vedremo, mio buon Amico? Mi avevate promesso di
venire a Bologna; ma non vi vedo arrivare. Quanto volentieri farei
la personale vra conoscenza. Addio intanto, mio degno e prezioso
Amico. Siate certo che io vi adoro, e vi tengo per quell’essere raris-
simo che siete in ingegno, e bontà. Addio.
il vro Brighenti
Mio caro amico. Alla vostra ultima dei 19 Maggio risposi
qualche settimana dopo1 per dar tempo al vostro ritorno costì,
che mi dicevate dover essere di là ad una quindicina di giorni.
Tornai quindi a scrivervi un mese fa,2 e non vedendo mai i
vostri caratteri, vi accerto che sono stato in una grande inquie-
tudine sopra la vostra salute, la quale mi dicevate nell’ultima
vostra non essere ancora in buono stato. Ora avendo saputo
il vostro ritorno,3 spero e credo che quei miei timori sieno stati
vani. Vi prego a darmi notizie di voi e del vostro viaggio; e se,