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635. Di Pietro Brighenti.
Bologna 2. agosto 1824.

Amico del cuore: Sono stato in Toscana, dove ho potuto vendere de’ miei libri. Arrivai qui son pochi giorni, e qui trovo la cariss. vostra del 4. luglio. Eccovi 6. fogli delle vfe Canzoni. Desidero che siate contento della stampa. Io li diriggo, come la presente, al S.r Alberto Popoli da voi indica- tomi. - A Firenze viddi il buon Giordani, che m’impose di salutarvi tanto tanto: e così mi disse di fare il Vieusseux, che attende sempre vostri articoli per l’Antologia. - Giordani sta benissimo di salute; e starà benone a Firenze: ma egli dovette partire dagli Stati di Parma, per cui è stato in qualche angustia.1 Avrete dal Sartori le Stampe in rame che vanno nelle opere Giordani. Quando ci vedremo, mio buon Amico? Mi avevate promesso di venire a Bologna; ma non vi vedo arrivare. Quanto volentieri farei la personale vra conoscenza. Addio intanto, mio degno e prezioso Amico. Siate certo che io vi adoro, e vi tengo per quell’essere raris- simo che siete in ingegno, e bontà. Addio. il vro Brighenti

636. A Pietro Brighenti.
Recanati 3 Agosto 1824.

Mio caro amico. Alla vostra ultima dei 19 Maggio risposi qualche settimana dopo1 per dar tempo al vostro ritorno costì, che mi dicevate dover essere di là ad una quindicina di giorni. Tornai quindi a scrivervi un mese fa,2 e non vedendo mai i vostri caratteri, vi accerto che sono stato in una grande inquie- tudine sopra la vostra salute, la quale mi dicevate nell’ultima vostra non essere ancora in buono stato. Ora avendo saputo il vostro ritorno,3 spero e credo che quei miei timori sieno stati vani. Vi prego a darmi notizie di voi e del vostro viaggio; e se,