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631. A Pietro Brighenti.
Recanati 4 Luglio 1824.

Caro amico. Risposi un mese fa' alla vostra amabilissima dei 19 Maggio prossimo, avendo ritardata la risposta perchè mi dicevate che avreste passata una quindicina di giorni fuori di costì. Da allora in poi non vedendo alcun cenno vostro, mi sono ricordato di quello che pur mi dicevate nella stessa lettera, che la vostra salute non andava bene. Questo sospetto che la salute sia causa del vostro silenzio, mi tiene in gran dispiacere, e però vi prego a volermi in qualche modo informare del vostro stato per levarmi di dubbio. Basteranno due righe sole, ma non mi lasciate in questa incertezza che mi dà molta pena. Non so se abbiate ricevuta la mia ultima. Accettando l’offerta che mi face- vate di mandarmi di mano in mano i foglietti della nota stampa per la posta, io vi pregava di non indirizzarli al mio nome, ma Al Sig. Alberto Popoli = Recanati, e così vi prego in ogni caso. 10 v’amo e desidero caldamente le vostre nuove. Se avete veduto 11 caro Giordani, datemene qualche notizia, quando non vi sia grave. Amatemi e non mancate di farmi sapere qualche cosa di voi. Addio. Addio.

632. Di Karl Bunsen.
Roma li 13 Luglio 1824.

Illmo e Gentmo Sig. Conte Il Signor Niebuhr m’incarica di mandarle un esemplare della ristampa del Merobaude1 che riceverà insieme con questa lettera, sous bande. Ho profittato di questa occasione per far leggere a S. Emza il Sig. Cardinale Segretario di Stato il fine della prefazione ed alcuni altri passi che riguardano la di Lei persona,2 e l’ho trovato dispostissimo a mantenere le promesse date al Sig. Niebuhr ed a me. Secondo quello