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Dite al vostro Genitore che ho ricevuto il suo riscontro, e ne avrà in seguito lo sfogo. Affettuosi, e moltiplici saluti a lui, alla Mammina, ai Fratelli. Il venerando Mons.r Strambi è agli estremi per un colpo apople- tico. Il Santo Padre ha molto migliorato - Crediatemi sempre il V. Affmo Zio Carlo Antici

605. A Giuseppe Melchiorri.
Recanati 2 Gen. 1824.

Caro Peppino. La tua dei 27 Dee. non mi ha fatto poca mera- viglia, perch’io ti aveva scritto lungamente due o tre ordinari prima, mandandoti l’Errata dell’Eusebio.1 Mi dispiacerebbe assai che quella lettera fosse perduta. Fammi grazia di ricercarla alla posta, e di avvisarmi se mai fosse smarrita, che in questo caso mi converrà tornar da capo, e ripeterti tutto quello ch’io ti aveva già scritto. Non puoi e non devi credere ch’io sia capace di dimenticarti. Ti ringrazio degli augurii che mi fai, e te li rendo di tutto cuore, anche per parte dei miei. Circa i lamenti e le confidenze che mi facesti nell’altra tua, non voglio per ora ripe- tere quel che ti dissi molto a lungo nella mia ultima, la quale mi piace di sperare che non sia andata a male. Salutami la Tuta e Pippo,2 e dà loro il buon anno da mia parte. Addio addio.

606. A Gian Pietro Vieusseux.
Recanati 5 Gennaio 1824.

Stimatissimo Signore Il Sig. Pietro Giordani, il quale si reputa a molto vantaggio e piacere l’averla conosciuta personalmente e l’aver potuto essere testimonio delle sue virtù, scrivendomi1 ch’Ella ha già fatto gran bene all’Italia, ed è per farne anche maggiore, mi esorta