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tendente all’Epicureismo, di quello che al Platonico. Ma da ciò appunto devi riflettere, che siccome alieno viveva da tutto ciò, che potesse urtare di troppo la mia sensibilità, una volta che sono incappato nella rete, non ho speranza di sortirne mai più. Unico, benché magro conforto sono le tue povere lettere, che vengono consolatrici de’ cuori agitati dalla violenza delle passioni. Ma mio dio! che conforto posso io tro- vare nello studio e nelle lettere se da quelle ripeto li miei danni, e le mie disgrazie. Basta non più, voi siete saggio abbastanza per non seguire il mio esempio, ma siete pur buono per compatirmi. Vi sono tenutissimo dell’interesse che vi prendete de’ miei studi. Attendo Cardinali, che a momenti sarà in Roma per dar mano alla stampa delle Iscrizioni Vaticane. Qui non abbiamo gran fatto di nuove letterarie. Mons.r Mai ha publicati que’ frammenti di Giurisconsulti, con molte altre cose insieme, che formano una specie di Anecdota.' Io ancora non l’ho veduti, onde non ve ne posso dir cosa alcuna. Le nostre Effemeridi cesseranno dal essere periodiche alla fine dell’anno, e si porranno sul piede degl 'Opuscoli Bolognesi, vale a dire si stampe- ranno due, o tre Tomi l’anno di Memorie Originali scelte, e non fatte come tal volta ora accade invita minerva. Allora, se crederete, farete grazia di contribuire qualche cosa del vostro letterario peculio. Anche in Bologna mi scrive Orioli,2 si continueranno a publicare gli Opuscoli di Annesio Nobili, anzi il d.° mio amico mi fà premura perchè gli pro- curi delle Memorie. Se mai vi gradisse di più Bologna, voi non avete, che a scrivermelo, e sarete tosto servito. Addio, caro Giacomo, sia- temi generoso de’ vostri cari caratteri, e credetemi, che vi amo assai, nè vedo l’ora di riabbracciarvi. I miei saluti a Carlo. Addio addio. G.M.

598. A Pietro Brighenti.
Recanati 8 Decembre 1823.

Caro amico. Trovando qui una persona che ha conoscenza col Corriere, me ne sono prevaluto per farvi ricapitare senza spesa di posta il manoscritto che sapete,1 il quale è partito di qua coll’ultimo ordinario. Il corriere l’ha portato per favore, ma dicendo che lo lascerebbe alla posta. Mi è parso dunque bene