ed io non possiamo conoscere. Prima di consegnar la Memoria,
l’ho fatta leggere al Zio Carlo, il quale ha concepito molta indi-
gnazione sul contenuto della medesima, e me l’ha fatta copiare,
per mettere in opera, come ha già fatto, alcuni altri mezzi che
ha creduto opportuni per farle ottenere la giustizia ch’Ella
domanda.
Noi partiremo prestissimo, ma non posso ancora sapere il
giorno preciso, benché questa settimana addietro, la partenza
fosse stata fissata ai 28, come le scrissi col penultimo ordina-
rio. Certo è che poco si potrà scostare dal detto termine, e per-
tanto non so se potrei ricevere il riscontro della presente.
Mille saluti de’ Zii, e mille affettuosi ossequii del suo
Amorosissimo figlio
Giacomo.
555. |
Di Monaldo Leopardi. |
|
Mio Carmo Figlio.
Dovendo a momenti riabbracciarvi sarò brevissimo con questa
ultima mia. Poiché i sei Familiari che mi indicate non vi hanno pre-
stati particolari servigii crederei che uno scudo a testa compensasse
decentem.1' le loro riverenze. Al cam|eriejre di D." Girolamo potrà qui
quadruplicarsi la dose. Spero che oggi otterrò da Mamma D 12. per
infrancarveli, ma se non fosse così supplirete voi, e li avrete all’ar-
rivo. Penso meglio, e vi accludo un biglietto per Visconti che ve li
pagherà a vista.
Colla posta di oggi attendo riscontri da voi, e da Antici sul propo-
sito di Paolina.1 Non potendo prevederne l’importanza non ho cosa
da suggerirvi, e ritengo che avrete proporzionate alle circostanze le
vre disposizioni. In ogni modo lasciate la strada aperta a continuare
il trattato nella vra assenza, anche con un occhio al possibile raffred-
damento di Antici. Addio mio caro Figlio. Iddio vi colmi di Benedi-
zione, e vi riconduca sano alle braccia del
vostro Aff.° Padre.