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ed io non possiamo conoscere. Prima di consegnar la Memoria, l’ho fatta leggere al Zio Carlo, il quale ha concepito molta indi- gnazione sul contenuto della medesima, e me l’ha fatta copiare, per mettere in opera, come ha già fatto, alcuni altri mezzi che ha creduto opportuni per farle ottenere la giustizia ch’Ella domanda. Noi partiremo prestissimo, ma non posso ancora sapere il giorno preciso, benché questa settimana addietro, la partenza fosse stata fissata ai 28, come le scrissi col penultimo ordina- rio. Certo è che poco si potrà scostare dal detto termine, e per- tanto non so se potrei ricevere il riscontro della presente. Mille saluti de’ Zii, e mille affettuosi ossequii del suo Amorosissimo figlio Giacomo.

555. Di Monaldo Leopardi.
Recanati 25. A pie 1823.

Mio Carmo Figlio. Dovendo a momenti riabbracciarvi sarò brevissimo con questa ultima mia. Poiché i sei Familiari che mi indicate non vi hanno pre- stati particolari servigii crederei che uno scudo a testa compensasse decentem.1' le loro riverenze. Al cam|eriejre di D." Girolamo potrà qui quadruplicarsi la dose. Spero che oggi otterrò da Mamma D 12. per infrancarveli, ma se non fosse così supplirete voi, e li avrete all’ar- rivo. Penso meglio, e vi accludo un biglietto per Visconti che ve li pagherà a vista. Colla posta di oggi attendo riscontri da voi, e da Antici sul propo- sito di Paolina.1 Non potendo prevederne l’importanza non ho cosa da suggerirvi, e ritengo che avrete proporzionate alle circostanze le vre disposizioni. In ogni modo lasciate la strada aperta a continuare il trattato nella vra assenza, anche con un occhio al possibile raffred- damento di Antici. Addio mio caro Figlio. Iddio vi colmi di Benedi- zione, e vi riconduca sano alle braccia del vostro Aff.° Padre.